NUVOLA - PARADISO (OBLAKO - RAI) |
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di Nikolai Dostal, con Andrei Zhigalov, Serguei Batalov, Irina Rozanova
(Unione Sovietica, 1990)
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Una canzone, rivolta al cielo, un lungo piano-sequenza ripreso dall'alto su una periferia anonima, una panoramica dall'alto al basso sulla facciata di una casermone altrettanto anonimo: sono i rumori dei passi del protagonista per le scale che sta discendendo che ci conducono al suo incontro. Splendido prologo alla conoscenza di Kolia che canta, e soprattutto parla. Ai suoi vicini, ai passanti frettolosi di quella domenica mattina. Kolia che racconta, qualsiasi cosa gli passi per il cervello, monologhi quasi privi di senso, tanto nessuno l'ascolta. L'importante è parlare, non fosse che per esistere. Poi, sempre per vivere, tanto per spezzare il mutismo dei rassegnati che gli vivono accanto, Kolia annuncia di aver deciso di partire (per la Siberia ...). E gli altri che non solo gli credono, ma gli comprano la valigia, si appropriano dei suoi mobili, invadono la sua povera stanza: quella di un prigioniero di un sogno collettivo, partire. Girato con quei grandangolari che trasformano la realtà più cruda in fantasia espressionistica, NUVOLA-PARADISO abbandona allora il grottesco gogoliano per farsi dramma e tragedia: quella di tutto un popolo in stato d'ibernazione che, per evadere, non può che partecipare ai sogni degli altri. Perfettamente costruito attorno al suo microcosmo geografico e umano, il vincitore morale di Locarno 91 si carica così di quei significati che erano sfuggiti in parte ad opere come LA PICCOLA VERA o SER: dipingere nella modesta avventura quotidiana le frustrazioni di un'epoca.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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